La radioestesia non è “magia” nel senso comune del termine, non c’è qualche spirito o entità che fa muovere lo strumento, ma è invece una capacità innata di tutti gli uomini.

Essa ci permette di accedere a informazioni che il nostro Essere conosce, ma che spesso ci può comunicare solo attraverso sensazioni “di pancia” dal momento che non siamo ancora allenati ad altri tipi di pensiero, oltre al fatto che il nostro Essere potrebbe non essere ancora del tutto integro e connesso, a causa delle programmazioni e dei condizionamenti millenari ai quali l’umanità è stata ed è tuttora sottoposta.

Essa non può però nemmeno essere ancora definita una scienza esatta perché è considerata al massimo una pseudoscienza ed è obiettivamente soggetta all’interpretazione e ai rischi dei condizionamenti personali.

In ogni caso, è uno strumento che ancora oggi, dopo tanti anni di pratica quotidiana, mi lascia piena di stupore e meraviglia per la sua semplicità ed efficacia.

La utilizzo personalmente tutti i giorni per scegliere gli alimenti più adatti a me in quel momento, i prodotti cosmetici migliori, le decisioni giuste da prendere, se sottoscrivere o meno un contratto, se dare fiducia a una persona, e così via.

Nell’ambito poi della mia attività di Naturopata gli utilizzi sono pressoché infiniti, è una compagna straordinaria per indagare profondamente la natura umana su tutti i piani di esistenza.

Il funzionamento della radiestesia e di tutte le sue applicazioni non ci esime dal costante studio e approfondimento delle conoscenze teoriche in ogni ambito, perché è necessario conoscere esattamente cosa chiedere, come chiedere, e la conoscenza ci apre la mente e ci permette di avere una visione più ampia di noi stessi e della realtà che percepiamo.

Ad ogni modo, la radioestesia è una compagna imbattibile per indagare tutte quelle circostanze che non cogliamo a livello conscio, ma che invece il nostro profondo conosce perfettamente e ce lo può comunicare sia tramite l’intuito, sia tramite la tecnica della radioestesia.

Col tempo e l’esperienza, la sensibilità diventa tale che l’informazione radioestesica arriva al cervello conscio anche senza l’utilizzo di strumenti. Di fatto è l’essere umano l’antenna, gli strumenti sono solo degli amplificatori di segnale.

Ci tengo a precisare che, sebbene sia una tecnica accessibile a tutti gli esseri umani, essa richiede devozione e pratica costante, studio e umiltà. Ci pone infatti di fronte ai nostri blocchi, dubbi, paure e insicurezze, ma al contempo ci permette di superarli e andare oltre.

A presto!

Milena Zotta Naturopata e Consulente del benessere olistico

One thought on “La radioestesia: magia o scienza?

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